Dopo l’esperimento (sfortunato) del russo YotaPhone, ecco il tablet con display e-ink reattivo come uno schermo tradizionale
Il nuovo Daylight DC1 elimina la fastidiosa luce blu e abbassa notevolmente i consumi energetici.
Il recupero della tecnologia eink potrà inaugurare un nuovo modello di sviluppo dei tablet? Oppure si tratta del canto del cigno di un dispositivo ormai considerato obsoleto?
@informapirata @informatica Durante le presentazioni non hanno mai detto che è e-ink, ma “e-ink like”. Definirlo e-ink è falsa pubblicità in quando dovrebbe essere in pannello LCD transreflective. Comunque il fondatore non mi ha dato grande fiducia, per un dispositivo che costa più di 750$ e verrà spedito dopo estate 2025. Lo stesso aspetto una demo vera e propria che la curiosità rimane
@pazpi e-ink like è come la Panda “ibrida”, che in pratica è solo una macchina a benzina con una batteria più pesante…
@informapirata @pazpi @informatica ho rivalutato le macchine ibride non plugin: in città consumano davvero meno.
Io leggo normalmente sugli e-ink ed in effetti è molto meglio di un lcd per leggere.
Per un tablet, se deve costare 750$ allora se lo possono tenere> le macchine ibride non plugin
No, aspe’… mi sa che non hai idea di cosa sia la Panda “ibrida”… 😁 😄 🤣
Se credi che sia come una Toyota ibrida, allora sei totalmente fuori strada!
il mio penultimo smartphone era eink ed era spettacolare per durata effettiva (quasi una settimana all’inizio) e visibilita’ all’aperto.
Quanti libri e giornali ci ho letto.Ma se non si mette a farli una samsung o una apple, non c’e’ verso.
Pare che in occidente hanno deciso che tanto gli smartphone servono per vedere i balletti, i giochini e le serie tv@luca infatti si chiamano smartphone, mica ebook reader.
@salvadorbs @informatica @informapirata uno smartphone e’ per definizione un dispositivo mobile, per uso outdoor. Non hai idea della comodità del vedere perfettamente una chat whatsapp, o una mappa, in pieno sole, più c’è sole, meglio si vede.
@luca @informatica @salvadorbs @informapirata
Veramente belli. E però costano, accidenti.@sposadelvento @informatica @salvadorbs @informapirata
Poi dopo un paio di anni mi e’ caduto e si e’ rotto lo schermo.
Ma non avrei potuto resistere ancora a lungo con le altre limitazioni hw e, soprattutto, software.Se non funziona google calendar pazienza, da informatico mi metto un server per calendari (!), ma se l’homebank della mia banca, o l’app dello spid, o IO, necessitano delle librerie di google, anche solo perche’ sono state compilate cosi’… non e’ che cambio banca.
Con un diverso livello di assistenza, ne riprendo uno anche domani
@luca @informatica @salvadorbs @informapirata
E non hai torto…
Al prossimo smartphone mi sarebbe piaciuto usare un OS diverso da Android, quelli che elenca @lealternative per esempio.
Però poi se non funziona l’app della banca come faccio?😩Io semplicemente non la uso.
C’è un sito web da cui posso fare tutto.
@luca @informatica @salvadorbs @informapirata @lealternative
@Shamar quale banca, per curiosità? Io ho 5 conti con 5 banche diverse e ognuna utilizza app per smartphone per l’autenticazione da web…
@sposadelvento @luca @informatica @salvadorbs @lealternative
@sposadelvento @luca @informatica @salvadorbs @informapirata @lealternative le app delle banche non sono delle divinità immutabili. Come qualcuno si é dato da fare per sviluppare OS non proprietari, così ognuno può iniziare a porre domande alle proprie banche sulle scelte tecnologiche (ma anche su come investono i nostri soldi, per dire) e agire di conseguenza. Le alternative esistono ;)
@esplovago @sposadelvento @informatica @salvadorbs @informapirata @lealternative
Io sono un sistemista linux / applicativo / telecomunicazioni
Se continuano a produrre prodotti hw che soddisfano le tue esigenze , diverse dalla mie, ottimo.
Io volevo uno smartphone con schermo e-ink che potesse far girare *tutto* il software che mi serviva, senza portarmene dietro altri.
Non tutto il software che uso lo scelgo sempre io, pensa al sw aziendale in reperibilita’, a google authenticathor, microsoft teams.
Comunque gli smartphone e-ink non li fanno praticamente piu’, ne con google, ne senza, quindi il problema non si pone.
@luca @informatica @salvadorbs @informapirata @sposadelvento
La colpa è di chi sviluppa le app, e non c’è scritto da nessuna parte che un cittadino sia tenuto ad avere uno smartphone. Per esempio:
- SPID: molti provider forniscono auth di secondo livello con SMS (o forse anche secure call)
- Banche: alcune banche consentono il secondo fattore tramite token fisico o certamente “Secure Call” (che è meglio di un SMS)@luca @informatica @salvadorbs @informapirata @sposadelvento
- App IO: qui il problema grave è che è anni che si attende la versione web: https://github.com/pagopa/io-app/issues/4176 (leggere il thread è molto istruttivo). E’ da tempo che anche viene richiesta la versione per @fdroidorg https://github.com/pagopa/io-app/issues/1718 (anche questo thread è istruttivo)@esplovago @luca @informatica @salvadorbs @informapirata @fdroidorg
Ma pensa. Ci sono dei ’ gruppi di pressione ’ che lavorano per portare un po’ più di libertà negli applicativi della PA.
Ma è una gran bella cosa. Io assolutamente lo ignoravo.@esplovago @luca @informatica @salvadorbs @informapirata @sposadelvento @fdroidorg non si fanno amare quelli di pagopa… Ghostano quasi tutte le issue, hanno un sistema di gestione privato e pertanto tutte le PR vengono ghostate. Lo definirei un falso Open Source.
@esplovago @luca @informatica @salvadorbs @informapirata @sposadelvento poi se hai poste come provider di SPID e scegli l’autenticazione tramite sms e non tramite app, c’è un limite di 10 accessi in due mesi (circa)…devo ancora capirne il motivo…