• Generale Specifico@mastodon.uno
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    5 days ago

    @informapirata @fediverso SIamo schaivi.
    Molti sono schiavi di una strattura e di una prospettiva di vita che viene ventuta bene.
    FB ne e’ un esempio.
    L’errore e’ voler replicare il sistema invece di superarlo.
    Ma se si educano gli utenti fuori e dentro la rete ad una concezione delal esistenza prona a certi meccanismi, allora saremo smepre scahivi di certi privati, insusi e di una cerchia di persone che non ambisce affatto all’umana evoluzione.

    • Katalitika@mastodon.bida.im
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      5 days ago

      @cescobarresi @informapirata @fediverso

      Giusto. Ci dovrebbe essere una sensibilizzazione maggiore sul fatto che le pubblicità personalizzate dei social funzionino tanto quanto le pubblicità contestualizzate, ma costano molto di più! In questa maniera potrebbero nascere nuove forme di coinvolgimento alternative all’estrattivismo digitale di adesso

      L’argomento è stato preso a sorta di manifesto da @dataKnightmare

    • @informapirata @fediverso

      Il fiume di “social media managers” dovrebbe reinventarsi in maniera radicale. Bisognerebbe trovare soluzioni innovative di pubblicità.

      Vedo difficile tutto questo perché ci sono troppi soldi in gioco.

      Quindi i “poteri” faranno in modo di accontentare gli animi con una migrazione, ma sarà verso una piattaforma dove è possibile pagare per fare pubblicità.

  • satyros@poliverso.org
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    5 days ago

    @informapirata non è proprio un problema se tutta la “fauna” di facebook non si sposta verso piattaforme del fediverso. Non avevo mezzo post in home che non fosse invaso da troll e gente di quel calibro, non si riusciva ad avere mezzo scambio civile se non in gruppi chiusi e privati, oltre che ben moderati. Le persone sono così asuefatte allo scrolling e al commento casuale che i contenuti di qualità, sempre più rari, passano in secondo luogo o vengono ignorati perché ormai leggere due righe scritte crea malessere. Anche pagine una volta “serie”, pur di far numeri, si appiattiscono al livello di altre. Bisogna anche capire che il fediverso necessita di un po’ di impegno per essere capito e apprezzato, cosa che la maggiorparte delle persone non apprezza, perché si sono abituate a piattaforme sterili, dove pubblicare ogni cosa senza un filo di sostanza e senza un ragionamento o almeno una piccola ricerca alla base. Quando si crea un prodotto, di qualsiasi tipo si tratti, bisogna fare una scelta di target e capire che non a tutti piace la stessa cosa. Blande imitazioni o copie di contenuti e stili, suggerimento letto tra i commenti precedenti, portano solo a un impoverimento e una perdità di senso e identità. Non attira nessuno: perché scegliere una imitazione che mi obbliga a un po’ di fatica mentale quando da anni ho una facile pappa pronta con un click? Il fediverso piace a chi piace perché diverso. Io per prima ci sono finita perché stanca dello schifo attorno ai social in voga. Perché chi non lo apprezza dovrebbe scegliere una imitazione? Se si crea un prodotto che va contro il consumismo mi par ovvio che non attiri le masse assoggettate dal consumismo.

    • Elena Brescacin@mastodon.uno
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      5 days ago

      @satyros @fediverso @informapirata E già, quelli che non leggono, guardano i disegnini e appena scrivi qualcosa ti dicono che fai “i pipponi”. Paradossalmente io sto meglio in un ambiente dove se sgarro mi riprendono (tipo qui), rispetto a di là dove puoi offendere chi vuoi perché tanto, anche se l’algoritmo ti chiude, tu basta che cambi parole.